CASA MARINETTI

 

Aveva già 69 anni Matilde, quando decise di vendere la casa che da almeno 150 anni apparteneva alla sua famiglia. Del resto nel 1932 non era possibile vivere di rendita come nell’Ottocento, e nessuno prendeva assegni pensionistici (la Previdenza non esisteva ancora). Lei era sola, ma con l’aiuto di suo nipote Carlo Torti, figlio di sua sorella Teresina, e dell’amica Caterina Montagna, zia di Don Giuseppe Montagna, predispose una precisa operazione, per garantirsi una vecchiaia tranquilla. In realtà la regia di tutta l’operazione di vendita della casa Marinetti fu di Don Luigi Orione.

Il prezzo richiesto per la vendita era alto, ma Don Orione sapeva come muoversi e a chi rivolgersi. In quegli anni, ad avere disponibilità di denaro e, soprattutto, la dignità di non lucrare sulle situazioni di bisogno, non c’erano tante persone. Don Orione si rivolse a quella giusta: Michele Azzi, industriale delle fornaci e vecchio compagno di collegio a Valdocco. Fu lui a comprare casa Marinetti il 14 settembre 1932. Il mese successivo la donò alla Piccola Opera della Divina Provvidenza di Don Orione. Scrisse il Servo di Dio su un foglietto di ‘brutta’: “Ho sempre desiderato di poter fare qualche cosa per il mio paese perché il sangue non è acqua – l’amore al paese è innato nella vita dell’uomo. Ora la Div. Provvidenza… qualche cosa che fosse un’opera di bontà. Ma Iddio conosce le ore e i momenti”.

Il 6 novembre 1932, Don Orione annunciò ufficialmente l’apertura dell’Ospizio, scrivendo: “In questi giorni di comune esultanza nazionale, mi è di sentita soddisfazione poter aprire una Casa per i poveri del mio paese, tra i quali mi conceda Iddio di chiudere la mia vita, servendo a Cristo e alla Patria tra i più umili e bisognosi fratelli”.

L’Ospizio, pensato inizialmente per i vecchi poveri, data la presenza di Matilde Marinetti in una piccola dependance, fu da subito aperto alle vecchiette povere e invalide del paese e successivamente alle orfanelle. Ad occuparsi di loro prestando un prezioso e umile servizio fin dal primo giorno di apertura, due Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orione , suor M. Chiara Nicoletto e suor M. Reparata Ielapi.

Il ricovero “Azzi” resistette nella vecchia casa Marinetti fino al 10 marzo 1974, quando venne venduto dagli Orionini al Comune di Pontecurone, che vi aprì la scuola materna comunale. L’Ente religioso usò il denaro ricavato dalla vendita per iniziare i lavori della nuova “Casa di Riposo per Anziani” intitolata a San Luigi Orione, progettata e costruita dal Geom. Egidio Demaestri, che funziona benissimo ancora oggi in via Mazzini, dove le Piccole Suore Missionarie della Carità sono rimaste fino al 2014.

Marialuisa Ricotti

 

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Da Pontenews la rubrica “NEWS DAL PASSATO” dedicata alla “Casa Marinetti”.
A raccontarci la Storia di questa interessante opera, è la Vicepresidente dell’associazione culturale di Pontecurone “Il Paese di Don Orione”, Marialuisa Ricotti.

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