CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

 

La chiesa attuale anticamente era l’Oratorio della S. S. Trinità, di pertinenza dell’omonima Confraternita. La parrocchiale primitiva di San Giov. Battista, del 1200, che si trovava a metà del decumano (poi Via della stazione, poi Via XX settembre, oggi via Roma), vicina alla torre civica (esattamente dove c’è oggi una panetteria), crollò 200 anni fa, nel 1814. Fu così che 4 anni dopo, nel 1818, l’Oratorio della S. S. Trinità divenne la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.

Rinascimentale nella sua struttura cinquecentesca, barocca negli altari, la chiesa ha un’unica grande navata. L’ altare maggiore, dedicato a S. Giovanni Battista, si espande lateralmente sulle porte di accesso al coro ligneo, sino a separare l’abside con volta a botte dal resto della navata. Sopra le porte laterali, le due grandi statue dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Sul lato destro, entrando:4 cappelle laterali con due altari, il primo dedicato al Sacro Cuore, il secondo a San Luigi Orione, che ricevette in questa chiesa, nel 1879, la Prima Comunione.

Sul lato sinistro, per chi entra, s’incontra il Fonte battesimale, presente dal 1923. Prima del 1923 i bambini venivano tutti battezzati nella Collegiata di Santa Maria Assunta. Proseguendo, l’altare dedicato alla Madonna del Carmine, quindi l’altare di S. Antonio da Padova.

Sulla facciata, spicca l’affresco posto sopra il portale d’ingresso, raffigurante San Giovanni Battista nel deserto.

Restauri importanti della chiesa furono quelli degli anni venti del ‘900, voluti dal Rev. parroco Teol. Don Pietro De Vecchi, quando il tetto fu interamente rifatto, completo di canali, e in concomitanza fu elevata un pochino la chiesa stessa, rifatta la cella campanaria e dotata di un nuovo concerto di campane; arricciate e tinteggiate le pareti esterne. Nel 2014, essendo parroco Don Paolo Caorsi, il tetto è stato completamente rifatto.

Marialuisa Ricotti

 

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Da Pontenews la rubrica “NEWS DAL PASSATO” dedicata alla “Chiesa di San Giovanni Battista”.
A raccontarci la Storia di questa interessante opera, è la Vicepresidente dell’associazione culturale di Pontecurone “Il Paese di Don Orione”, Marialuisa Ricotti.

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