DON LUIGI ORIONE DA PONTECURONE
Panorama di Pontecurone nel 1895
Il 23 giugno 1872 a Pontecurone in provincia di Alessandria nasce Luigi Orione, da Vittorio Orione, selciatore di strade, e da Carolina Feltri, casalinga e contadina, che in gioventù ha fatto pure la cameriera presso l'Osteria Nuova dei coniugi Scarsi, posta sulla via Emilia. La famiglia Orione abita alcune stanze della parte rustica della villa di Urbano Rattazzi, importante uomo politico, già Primo Ministro del nuovo Regno d’Italia.
Mamma Carolina Feltri, fotografia del 1907
Papà Vittorio Orione
Palazzo Rattazzi poi Bertarelli, cartolina spedita nel 1906
Lo statista Urbano Rattazzi
Il giorno seguente la nascita, il 24 giugno 1872, Luigi Orione è battezzato nella chiesa parrocchiale Collegiata di Santa Maria Assunta. Nel 1873 la villa Rattazzi viene venduta al deputato Pietro Bertarelli e la famiglia Orione si trasferisce a casa Marchese, a pochi passi dalla precedente abitazione. Mamma Carolina svolge lavori domestici presso i signori Marchese, dove abita anche la signorina Francesca Chiesa, che si prende a cuore l’educazione del piccolo Luigi.
Via XX settembre (l’attuale via Roma )a dx la Collegiata di Santa Maria Assunta.
Fonte Battesimale dove Luigi Orione fu battezzato il 24 giugno 1872
Interno di S.Maria Assunta anni’20 Altare di San Giovanni Evangelista
Nato e cresciuto tra i poveri, Luigino è molto sensibile alle miserie umane e sente un trasporto particolare per i sofferenti. Frequenta con impegno la scuola, la chiesa e l’Oratorio di S. Francesco, dove si distingue per l’attitudine alla recita delle preghiere e al canto liturgico. Il Canonico don Michele Cattaneo, di nobile famiglia, che svolge le mansioni di cappellano presso l'ospedale dei poveri fondato da Giacomo Bossi, porta spesso con sé Luigino nelle sue visite ai malati sia in ospedale, sia nelle loro casupole, dove il bisogno è tanto, la miseria è squallida e la disperazione prende alla gola. Luigino vede cosa può fare un sacerdote in silenzio, senza far chiasso, per questi fratelli emarginati. Ammira moltissimo don Michele per la sua generosità e ne apprezza anche le qualità artistiche, che si esprimono soprattutto nella scultura.
Luigino Orione vorrebbe diventare come lui, un vero sacerdote. Ma la sua famiglia è troppo povera, non può permettersi di pagare le rette del seminario. Così a dieci anni Luigi va a inginocchiarsi accanto al papà selciatore, con zappetta e martello, e comincia a fare anche lui il selciatore. Ore e ore con le ginocchia affondate nella sabbia umida, la schiena curva, a zappettare, a porre i sassi uno dopo l'altro, a spingerli nella terra con piccoli colpi di martello.
Don Michele Cattaneo sa che Luigino vorrebbe farsi prete, ma sa anche che gli Orione non se lo possono permettere. Don Michele ci pensa, scrive lettere. Un giorno dice a Luigi che i frati di Voghera lo accetterebbero, se volesse condividere la vita povera e dura dei francescani. La povertà non spaventa Luigi, perché gli è stata compagna fin dai primi giorni di vita.
Così il 4 settembre 1885, un ragazzino e un asino sono sulla strada per Voghera. Luigi va a farsi frate, l'asino gli porta il baule. L'arrivo in convento non è dei migliori, perché viene un preso in giro dal padre guardiano in quanto nativo del paese dei guciòu. Infatti a Pontecurone, un tempo molti avevano una prominenza alla base del collo, dovuta ad una malformazione della ghiandola della tiroide. Nel convento di Voghera, Luigino è molto volenteroso: dorme sul pagliericcio, fa penitenza, prega e studia, ma la penitenza è troppo dura per quel ragazzino e durante la processione del giovedì santo del 1886 nella chiesa gelida cade svenuto. Febbre altissima, polmonite.
Il medico dice che non ci sono molte speranze, allora il padre guardiano manda ad avvertire papà e mamma: Luigino torna a Pontecurone. Ma la sua ora non è ancora venuta. Supera la brutta crisi e poco per volta anche la grave depressione fisica.
Voghera: chiesa di San Pietro e convento. Don Orione racconta più volte la sua partenza da Pontecurone per Voghera avvenuta probabilmente la domenica 1° settembre 1885.
Stanza del sogno, in questa stanza, infermeria del convento, il giovane Orione gravemente malato ha un sogno rivelatore.
Don Michele Cattaneo in quegli anni ha intessuto ottimi rapporti con don Giovanni Bosco, a cui ha donato qualche anno prima una statua scolpita da lui, che rappresenta la Madonna Ausiliatrice. Quella statua è stata posta nel nuovo Santuario a Maria Ausiliatrice, fatto erigere da Don Bosco a Valdocco, in periferia di Torino.
E qui a Valdocco, per interessamento di don Michele Cattaneo, Luigi Orione viene accolto nell’ottobre del 1886 nell’Istituto di don Bosco, proprio tre mesi dopo la morte di don Michele. A Valdocco Luigi trascorre tre anni di studio molto importanti, “la stagione felice della vita” del futuro Don Orione. Infatti a Valdocco si butta arditamente negli studi, nei quali primeggia, così come primeggia nella bontà. Da Don Bosco, già gravemente malato, riceve quell’imprinting unico e straordinario, sul quale don Orione forgerà, giorno dopo giorno, il suo formidabile carisma.
Luigi Orione studente a Valdocco a Torino da Don Bosco
Una foto del 1912 che ritrae i cittadini davanti al Municipio
Una foto di via XX Settembre, in cui accanto alla Torre civica vi era il forno comunale
LA STRAORDINARIA VITA DI DON ORIONE IN FUMETTO