FINESTRA DEL BARBAROSSA

 

La finestra gotica, conosciuta come “finestra del Barbarossa”, è un grande manufatto ad arco acuto finemente decorato in cotto, che richiama immediatamente il portale della Collegiata di Santa Maria Assunta. La finestra, analoga a quella accanto, sulla facciata del medesimo edificio prospiciente la via Emilia, ha un autonomo contenuto stilistico e caratterizza il prospetto, determinandone il movimento.

Risale con ogni probabilità al 1400, vale a dire al periodo in cui Pontecurone era sotto l’egemonia dei Visconti di Milano, a cui si deve anche la costruzione della Torre civica, eretta probabilmente sulla base di un antico fortilizio (castrum).

Sicuramente l’edificio, che si fregia delle antiche finestre gotiche, era già stato importante nei secoli XII-XIII-XIV, quando il paese, chiamato semplicemente Borgo in strada, aveva condiviso le sorti della egemone Tortona, a cui era stato restituito formalmente il 6 marzo 1176 da Federico Barbarossa, con un patto in base al quale Tortona con il suo territorio si staccò dalla Lega Lombarda e ottenne il riconoscimento come “Comune”. Per questo motivo Tortona non partecipò alla successiva battaglia di Legnano il 29 maggio 1176.

L’opinione prevalente degli storici locali identifica l’edificio che ospita le finestre gotiche come un palazzetto medioevale in cui si esercitava il potere politico-amministrativo sul borgo di Pontecurone, definito in alcuni documenti “porta” della città di Tortona. Non a caso l’edificio si trova nell’antico quartiere denominato “Comune”.

Marialuisa Ricotti

 

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Da Pontenews la rubrica “NEWS DAL PASSATO” dedicata alla “Finestra del Barbarossa”.
A raccontarci la Storia di questa interessante opera, è la Vicepresidente dell’associazione culturale di Pontecurone “Il Paese di Don Orione”, Marialuisa Ricotti.

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